in caso di neglect nell'emiplegia sinistra

Attenzione a Sinistra! 

La storia del Padre di Luca


Questa breve esperienza potrebbe
tornarti utile e potresti trovare alcuni suggerimenti pratici.

Dopo un ictus, avrai notato che oltre alle evidenti difficoltà
di movimento, spesso ci sono delle difficoltà che sembrano
più mentali o cognitive.

Un esempio è il “Neglect”, che è una delle difficoltà
che molto spesso puoi notare dopo un ictus che colpisce
la metà sinistra del corpo.

Se un tuo caro ha una emiplegia sinistra saprai di cosa parlo.
Alcuni lo chiamano “Neglect”, altri
Eminattenzione” e altri ancora
Eminegligenza”, ma al di là del nome,
il significato è uno solo:

Difficoltà nel prestare attenzione sul lato sinistro del corpo.

Questo problema di attenzione si manifesta in modi alquanto curiosi,
infatti c’è stranamente chi:

  • Mangia la sola parte destra del piatto, tralasciando completamente il cibo che si trova sulla sinistra, a volte è sufficiente ruotare il piatto per far sì che venga mangiato anche il cibo restante.
  • Oppure chi si fa la barba solo a destra
  • Chi si trucca solo a destra o chi nel lavarsi i capelli si dimentica di sciacquare il sapone dalla parte sinistra del capo.
  • Accade spesso che trovandoci sul lato sinistro del nostro familiare, proviamo a parlargli, ma a volte è come se non ci sentisse.
  • Mi è capitato di vedere pazienti che trasportati con la carrozzina si dimenticavano letteralmente il braccio incastrato tra le ruote della carrozzina.
  • E nei casi più gravi mi è successo di sentire alcuni pazienti lamentarsi, nello stesso letto di ospedale che il paziente prima di loro aveva lasciato sul loro letto il braccio, in realtà il braccio era il loro, ma non era riconosciuto come tale.

Qui arriviamo alla storia del padre di Luca.

È una storia relativamente recente, Luca mi chiama per sapere
cosa fare per suo padre che era ricoverato in una nota clinica di
riabilitazione romana.

All’inizio io gli dissi che avrebbero pensato a tutto nella
clinica, ma Luca non era convinto infatti mi raccontava che suo padre
non faceva molta fisioterapia perché i terapisti dicevano
che il paziente (il padre) non era collaborante.

Mi dispiace dirlo ma capita troppo
spesso…


Allora mi chiedeva se c’erano degli esercizi che lui e sua madre avessero potuto imparare nel frattempo per aiutarlo.

Decisi di incontrare suo padre e sua madre direttamente in clinica, dicendo di essere un cugino, e immediatamente mi accorsi di un fatto molto strano.

Il letto era posizionato in maniera scorretta!
Sai cosa aveva sulla parte sinistra del suo letto il padre di Luca?
Il muro …
Luca mi disse che la decisione non era stata casuale, gli infermieri e
la dottoressa avevano scelto di posizionarlo in quel modo
perché, avendo il neglect era più sicuro avere il suo lato sinistro affacciato al muro, per evitare cadute.

Devo dire che sono rimasto un po’ stupito ed amareggiato
perché, ogni letto ha a disposizione le spondine per evitare
le cadute e mettere il muro sul lato sinistro di una persona che ha
il neglect è come condannarlo a dimenticarsi completamente
il suo lato sinistro e rallentare il suo recupero!

Gli ho fatto spostare immediatamente posizione dall’altro
lato della stanza, tutti i familiari che lo andavano a trovare si
posizionavano sul suo lato sinistro stimolandolo quotidianamente a recuperare l’attenzione sul quel lato perduto.

Ora però, non significa che da
domani devi stressare il tuo familiare e spingerlo a ricevere stimoli
solo a sinistra!
Non sarebbe produttivo neanche questo, sappi solo che aiutarlo a rispondere ai segnali provenienti da sinistra gli permette
di superare intanto gli aspetti più superficiali del
neglect, per quelli più complessi avrai bisogno di esercizi
specifici.”

Torniamo al padre di Luca…

In aggiunta insegnai a figlio e moglie giusto 2-3 esercizi per braccio e gamba,
esercizi semplici che permettevano
sia ai familiari che al padre di Luca di prendere
confidenza con questo modo di fare riabilitazione.

Quello che stupì tutti quanti è che dopo una
settimana il padre di Luca effettuava piccoli movimenti delle dita
della mano sinistra,
che a distanza di meno di un mese dall’ictus sono davvero un
segno favorevole.

Se un tuo caro ha una emiplegia sinistra e non riscontri o non hai mai riscontrato i problemi di attenzione che ti ho raccontato prima, non è detto che il neglect non sia presente, infatti la
difficoltà di attenzione al lato sinistro non è
solo di tipo visivo o uditivo ma è soprattutto nei confronti
del corpo, per questo sono necessari esercizi che permettano al tuo
caro di migliorare l’attenzione su quel lato del corpo, non
è possibile ricreare il movimento senza che
l’attenzione sia adeguata.

Ti ringrazio ancora una volta per l’attenzione che presti ai miei articoli e spero davvero che ti possano tornare utili in qualche modo, tra i prossimi articoli troverai un esempio di un
esercizio per il recupero della spasticità e del movimento
della mano.


Articoli precedenti

1) 10 cose che devi sapere sull'ictus...





Se vuoi approfondire il tema dell'ischemia cerebrale e del recupero, ho scritto un libro dove ho raccolto tutte le mie esperienze che spero possano tornarti utili, il libro si chiama: InteraMente: Alla scoperta del cervello nel recupero post ictus e lo trovi su QUESTO LINK
In InteraMente puoi trovare anche il link ai video dove spiego alcuni esercizi per il recupero della presa e del cammino, è un libro scritto sia per il paziente ed il familiare sia per il professionista che si occupa di riabilitazione ed è appassionato come me di neuroscienze.