NEGLECT

Il neglect è una delle conseguenze post ictus caratteristiche del paziente emiplegico sinistro cioè di chi ha subito un danno all’emisfero destro del cervello in seguito ad un ictus cerebrale.
Attraverso i sinonimi del neglect riusciamo ad avvicinarci alla comprensione di questo particolare fenomeno, infatti il neglect viene spesso riconosciuto anche come:

Agnosia spaziale unilaterale
Eminattenzione
Eminegligenza spaziale




   Iniziamo ad intuire che si tratta di un disturbo di attenzione nei confronti dello spazio, in particolare nei confronti di quello di sinistra. Comunemente il neglect viene affrontato come un problema di natura esclusivamente visiva, infatti sono evidenti le difficoltà del paziente emiplegico sinistro, di orientare il suo sguardo verso il campo visivo di sinistra, soprattutto nelle prime settimane in seguito all’ictus.

In alcuni casi chi presenta il fenomeno del neglect, potrebbe lasciare l’intera metà sinistra del cibo che si trova nel piatto, o nel radersi potrebbe tralasciare completamente il lato sinistro del suo volto.
Il neglect o eminattenzione spesso è un aspetto che in riabilitazione non viene considerato con il giusto impegno, anzi viene definito un fenomeno che nella maggiorparte dei casi si risolve spontaneamente dopo alcuni mesi dall’ictus.

La realtà è diversa infatti, quello che in seguito ai primi mesi dopo l’ictus via via va diminuendo, è la componente visiva del neglect, molti pazienti riferiscono di aver preso coscienza del loro disturbo e di aver imparato a correggere tale problema, molte volte invece sono i familiari ad osservare tale fenomeno e a stimolare frequentemente il loro caro sul suo lato sinistro.


Negli ultimi minuti mostro un esempio di test ( barrage ) per individuare segni di neglect



C’è da dire necessariamente che il neglect è speso legato anche ad un altro fenomeno caratteristico dell’emiplegia sinistra: l’anosognosia.
Ovvero la difficoltà di rendersi conto dei propri difetti, errori o aspetti patologici ed ignorarli completamente, pertanto quando nei casi più complessi, questi due fenomeni coesistono, la risoluzione spontanea della componente visiva è chiaramente compromessa.

Ma il neglect non fa capo ad un problema della capacità di vedere, è un fenomeno legato all’attenzione. Già nel 1874 Hughlings Jackson ipotizzò che l’emisfero destro fosse direttamente coinvolto nella percezione e nel rapporto con il mondo esterno e quasi 100 anni dopo il neuropsicologo A.R: Lurija ne confermava le peculiarità percettive, ma tutt’oggi di fronte al trattamento dell’emiplegia sinistra, il neglect non viene considerato perché visto come un aspetto che, oltre al ridursi spontaneamente nella maggiorparte dei casi, è un elemento che è al di fuori della rieducazione motoria tradizionale dell’emiplegia.

Questa errata interpretazione del neglect è alla base di uno dei numerosi controsensi che generano i molteplici insuccessi legati alla riabilitazione del paziente emiplegico sinistro. Infatti il neglect rappresenta l’estrema difficoltà di orientare la propria attenzione verso lo spazio di sinistra, ma nello spazio di sinistra è compreso anche il corpo!

Se il più delle volte la componente visiva del neglect via via si riduce, quella nei confronti del proprio corpo è molto più complessa da recuperare, ed è proprio questo aspetto a partecipare all’emiparesi ed alle difficoltà di movimento nell’emiplegia sinistra. Appare chiaro che se non siamo in grado di avere consapevolezza di una metà parte del 
nostro corpo, muoverla risulterà ancor più difficile.

Per questo sembra evidente nei casi di neglect, la comparsa di spasticità e nel cammino di "andatura falciante"


Per questo motivo nella riabilitazione del paziente emiplegico sinistro è di fondamentale importanza eseguire esercizi  che migliorino la percezione del lato sinistro del corpo e che coinvolgano i processi attentivi del paziente emiplegico sinistro, per questo il Metodo Perfetti risulta l'approccio riabilitativo più completo per la cura del neglect e dell'emiplegia sinistra.
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2 commenti:

È stato utile quel esercizio su due fogli per stimolare la persona, ma purtroppo hanno tanta difficoltà si stancano subito qualsiasi esercizio che li si fa fare anche leggere o farli scrivere la data di ogni giorno e l'Anno che dimenticano.

Non si deve mollare mai, dovete essere perseveranti sempre.

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