Tabellone Esercizio Terapeutico Conoscitivo

Il Tabellone

Piano inclinabile per il recupero della presa e della mano


Gli esercizi che possono essere organizzati con il tabellone sono i più completi per il recupero della presa e della mano nel paziente emiplegico.
Il "tabellone" oltre ad offrire una estrema completezza di intervento sul recupero della presa dopo ictus, tra i sussidi terapeutici, è un articolo tra i più apprezzati ed utilizzati dai professionisti dell’Esercizio Terapeutico Conoscitivo grazie alla sua versatilità e predisposizione alla costruzione di numerose modalità di esercizio.








Recupero della presa in tutte le sue fasi

L’attività di riconoscimento delle sagome sul tabellone è una attività che coinvolge tutte le fasi della funzione di presa e di manipolazione.

Programmazione del movimento


Nel momento in cui il paziente si trova di fronte al piano inclinabile per il recupero della presa e della mano ed osserva le sagome che in seguito il terapista gli farà riconoscere, inizia ad organizzare i suoi processi cognitivi per la risoluzione del problema. 

La prima analisi visiva delle differenze da riconoscere e la posizione dello spazio del sussidio, è fondamentale per la creazione di una ipotesi percettiva del movimento e per prepararsi ad adeguare il tono (tenere sotto controllo la spasticità) del suo arto superiore ai fini del movimento guidato dal terapista. 



Raggiungimento



Le prime componenti del movimento effettivo fanno capo alla fase di raggiungimento dell’oggetto dove la spalla ed il gomito giocano un ruolo fondamentale nella gestione della direzione e distanza della traiettoria dell’arto superiore e della mano nei confronti dell’oggetto. 

Approccio

In prossimità del contatto con l’oggetto, il polso e la mano si adattano in modo adeguato per permettere il futuro scorrimento del polpastrello del dito indice o medio sulle sagome.

Presa

È il momento in cui il paziente emiplegico (destro e sinistro) si trova a fare i conti anche con le informazioni di contatto oltre a quelle spaziali, infatti è in questo momento che avviene l’adattamento della mano e delle dita per mantenere una interazione con l’oggetto adeguata ai fini del riconoscimento della sagoma posta sul tabellone ( piano inclinabile per il recupero della presa e della mano).

Controllo del tronco

Gli esercizi possibili attraverso il sussidio del tabellone permettono inoltre un’altra attività fondamentale per il recupero della presa: quella della frammentazione tronco-arto superiore

Infatti liberare il movimento del braccio dal tronco, è una delle difficoltà caratteristiche che vive il paziente emiplegico. 
Sarà cura del terapista, in virtù dei progressivi miglioramenti del paziente, adeguare la posizione seduta del paziente, in modo tale da rendere progressivamente più evoluto il suo controllo del tronco, questo potrà avvenire diminuendo gradualmente la base d’appoggio della schiena sulla spalliera della sedia ed avanzando con il bacino sulla base della sedia. 

Integrazione tra informazioni “spaziali e di contatto” 

La completezza degli esercizi possibili attraverso il piano inclinabile per il recupero della presa e della mano ( tabellone), fanno riferimento anche alle informazioni che il paziente è chiamato ad integrare durante i riconoscimenti delle sagome. 

Per riconoscere la sagoma su cui il terapista guida il polpastrello del dito, il paziente è chiamato a mettere insieme le informazioni di distanza e direzione quindi spaziali e contemporaneamente tattili, quindi di contatto. 


Caratteristiche del piano inclinabile per il recupero della presa e della mano

9 quadranti

Come puoi vedere, il piano dove vengono applicate le sagome da riconoscere, è suddiviso in 9 quadranti, questa suddivisione permette al terapista di proporre al paziente un'ulteriore richiesta di riconoscimento che investe anche la posizione in cui si trova la sagoma. 

Il paziente dovrà quindi dividere la sua attenzione anche sulla traiettoria del movimento per raggiungere la sagoma. 

Diverse inclinazioni

Il tabellone offre la possibilità di inclinare il piano e quindi la sagoma da riconoscere, su diversi piani. Questa possibilità permette al terapista di proporre problemi cognitivi mirati al miglioramento delle capacità del paziente di organizzare il movimento su diversi piani dello spazio
Questa opportunità viene spesso utilizzata con i pazienti emiplegici destri che maggiormente manifestano questa difficoltà.

Diverso Orientamento

Il sistema di fissaggio delle sagome sui diversi quadranti permette al terapista di offrire una modalità di riconoscimento più elaborata, attraverso la proposta della sagoma orientata in modo diverso. 

Gamma di sagome da riconoscere 

Il piano inclinabile per il recupero della presa e della mano viene ulteriormente arricchito dalla possibilità di utilizzare numerose sagome da riconoscere
La scelta delle sagome da proporre al paziente emiplegico, ovviamente non è casuale, infatti le diverse lesioni cerebrali che colpiscono diverse aree del cervello, compromettono diverse abilità percettive ed informative. 

Forme Geometriche

Le forme geometriche richiamano il paziente nel riconoscimento della direzione del movimento, che è la caratteristica principe distintiva tra le varie forme. 
Di base generalmente vengono utilizzate 3 forme di base, come il quadrato il cerchio ed il triangolo. 
Successivamente quando le abilità del paziente gradualmente vanno migliorando, il terapista potrà adeguare la difficoltà dell’esercizio, aumentare le variabili in gioco ed aggiungere altre forme le cui differenze saranno meno evidenti come il pentagono ed il rettangolo.

T

In questo caso le T differiscono tra loro dalla distanza tra i vertici della sagoma, queste sagome vengono spesso utilizzate nella cura della presa del paziente emiplegico sinistro che risulta più soggetto alla difficoltà di percezione di queste caratteristiche. 
Di base vengono utilizzate 3 T con differenze di altezza della “testa”. Quando le capacità del paziente vanno gradualmente migliorando, sarà possibile inserire anche altre T con differenze di spessore del gambo, in questo caso il paziente sarà chiamato a protrarre e dividere l’attenzione su più aspetti della figura.

T con lato angolato

Le T con il lato angolato hanno il pregio di unire nell’esercizio il miglioramento delle componenti spaziali di distanza e direzione del movimento, oltre a quelle tattili, infatti alcuni lati delle T presenteranno un andamento diagonale. 
Il terapista avrà sempre cura di modellare la difficoltà della richiesta nei confronti delle capacità del paziente. 

Le forme astratte

Queste forme da riconoscere offrono al paziente una esperienza certamente più complessa rispetto alle precedenti già descritte, infatti le differenze da riconoscere sono meno regolari rispetto alle forme geometriche classiche e sono più difficilmente riconducibili a forme conosciute dal paziente. 

I cerchi

Il piano inclinabile per il recupero della presa e della mano, si presta agevolmente ad accogliere il foglio con i diversi cerchi da riconoscere, per il miglioramento della fase di raggiungimento agli oggetti. Se ti iscrivi alla newsletter informativa gratuita, in uno degli articoli gratuiti che riceverai parleremo più nel dettaglio dell'esercizio dei cerchi. 

In conclusione

Il piano inclinabile per il recupero della presa e della mano è un sussidio utilizzato nel Metodo Perfetti che non può mancare tra gli articoli del professionista della riabilitazione ed in casa della famiglia che ha con se un proprio caro colpito da ictus con il quale vuole partecipare al suo miglior recupero.





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